Proprio la puntata di cui parlavamo l’altro giorno. La trovate qui.
For Your Pleasure (citazione musicofila da vecchia cariatide; c’è qualcuno un po’ più giovane che la riconosce?).
Posts Tagged ‘Gottinga’
Pigreco Party: online il podcast
sabato, 6 marzo 2010 - 20:00“Okay, poi basta.”
domenica, 27 dicembre 2009 - 09:00È quello che penso ogni volta che ritorno su Davide Osenda e su Gottinga.
Scherzo.
Tanto so che ci ricasco, e volentieri.
È stato uno dei primi argomenti di questo blog un po’ strano che parla di fumetto e ogni tanto anche di matematica e divulgazione scientifica.
E da subito la star incontrastata negli accessi, su qualsiasi distanza: l’ultima settimana, l’ultimo mese, l’anno in corso, in assoluto.
Non sembra esserci argomento o post vecchio o recente in grado di (meglio: non mi riesce di trovare argomento abbastanza interessante o di scrivere un post abbastanza bene da) scalzare questo antico post su Osenda e il suo fumetto matematico (che detto così sembra una sciocchezza ma noi maghi della comunicazione sappiamo che è più chiaro per il popolo).
E gli altri, come questo e questo, seguono a ruota.
E all’epoca era ancora un fumetto digitale, senza la carta, che per un fumetto resta evidentemente l’indispensabile imprimatur, la consacrazione a “opera” a cui gli autori ancora non sanno rinunciare.
E da qualche settimana è diventato proprio questo, un libro pubblicato da 001 Edizioni col titolo Ultima lezione a Gottinga.
Non ve ne parlerò io perché non ce n’è bisogno: dopo i mesi di tam tam in rete e di calorosa accoglienza da parte di siti e blog fumettistici e (soprattutto) di matematica, l’uscita dell’edizione cartacea, abbondantemente ampliata e rivista rispetto alla prima versione scaricabile con licenza Creative Commons, ha riacceso entusiasmi e riflettori su Osenda e sul suo sorprendente esordio.
Inutile tediarvi con lunghe liste di link (ma non ditelo a Umberto Eco, che la prenderebbe male). Una rapida ricerca in rete permetterà agli interessati di farsi un’idea dell’entusiasmo per questa storia e il suo autore: molte migliaia di risultati per Davide+Osenda (con o senza virgolette), Osenda+Gottinga e tutte le ovvie variazioni sul tema.
Solo un assaggio perciò di quello che vi aspetta, per ringraziare Peppe Liberti, che ha più che estesamente parlato del libro e a cui devo questa segnalazione e grazie al quale sono arrivato a questa.
Da ricordare anche il lusinghiero inserimento di una lunga recensione in questo numero della prestigiosa rivista Rudi Matematici (che vi farebbe bene assai leggere anche nelle sue altre parti, sia chiaro).
Infine, il volume si fregia di ben due introduzioni: una firmata da Piergiorgio Odifreddi, l’altra no.
Okay, poi basta.
“Gottinga” su YouTube
venerdì, 5 dicembre 2008 - 07:00Era un po’ che girava ma adesso è anche su YouTube, colonna sonora courtesy Tribuna Ludu.
Le immagini invece vengono da una vecchia conoscenza, di cui quest’anno abbiamo parlato qui, qui e qui. Qui invece potete scaricare the real thing tutta intera.
Cosa c’entra un fumetto sull’infinito, e più precisamente sulla teoria di Cantor dei Transfiniti, con una specie di singolare book-trailer apocrifo, non ufficiale e totalmente spontaneo su colonna sonora di un gruppo di Firenze che tra le sue influenze riconosce “l’asiatica”?
Forse niente in particolare, ma sicuramente la storia del brillante autore cuneese Davide Osenda continua a suggestionare creativi dalle estrazioni più diverse.
There’s no stopping Osenda now: “Gottinga” in mostra a Cuneo
martedì, 28 ottobre 2008 - 00:01L’altra intervista – scaricate Gottinga
È la star di questo piccolo spazio online, col maggior numero di contatti in assoluto (e a sette mesi dalla pubblicazione non accenna a fermarsi).
Parla di un fumetto, come buona parte di questo blog. E parla di matematica.
È il post dedicato a Davide Osenda e alla sua storia Gottinga, in cui ci eravamo imbattuti in occasione del Festival della Matematica di Roma.
Questo fumetto discreto e raffinato e il suo autore sembrano davvero affascinare tutti coloro con cui entrano in contatto e le novità che li riguardano sono ormai numerose.
In particolare, l’8 novembre (nell’ambito del festival Scrittorincittà, dedicato quest’anno al tema evidentemente inesauribile dell’Infinito) aprirà a Cuneo una mostra dedicata a Gottinga. E poi una traduzione spagnola e una possibile edizione a stampa.
Un sacco di carne al fuoco, insomma, più che sufficiente per un bel barbecue in compagnia di Davide Osenda.
INTERVISTA A DAVIDE OSENDA
Condotta via posta elettronica nell’ottobre 2008
Nella precedente intervista spiegavi come ti avesse sorpreso l’invito a esporre Gottinga al Festival della Matematica di Roma. Da allora sono successe diverse cose: Gottinga è stata segnalata su alcuni blog di matematica, stai lavorando a una traduzione in spagnolo e a Cuneo è in allestimento una mostra. Ci puoi parlare di queste iniziative?
Sì, in effetti a partire dal Festival della Matematica di marzo sono successe un po’ di cose… Prima fra tutte, il fatto che un certo Andrea Plazzi abbia pubblicizzato il fumetto sul suo neonato blog! E direi che questo è stato il passaggio importante che poi ha permesso certi contatti successivi.
Altri contatti arrivano per strade diverse (e inaspettate), come nel caso della traduzione spagnola: a Roma conosco Flora Poggio, che s’interessa e si fa sentire poco dopo il Festival. Grintosa e determinata, mi propone di tradurre il fumetto e tenere certi contatti con un editore di Granada. Io rimango piuttosto sbalordito, come il mese scorso del resto, a vedere come Gottinga rimbalzava tra i siti e i blog scientifici: erano i Rudi Matematici che, in occasione del loro carnevale, mettevano in rete una copia del fumetto in bassa risoluzione.
Belle ventate di energia…!
La mostra, invece, è una questione un po’ più complicata… energetica pure lei ma un po’ più complicata. Salta fuori da una coincidenza piuttosto fine, perchè la decima edizione di Scrittorincittà si intitolerà Ai bordi dell’infinito. Da quello che ho capito, Stefano Delprete – una figura piuttosto nota negli ambienti culturali di Cuneo – ha segnalato Gottinga al Festival, dopo avere letto la storia l’inverno scorso, mentre stavo lavorando ai colori.
Dicevo che è una questione un po’ complicata perchè in effetti io non ho mai allestito una mostra! E visto che col curatore-amico Alessandro Viale ci siamo pure inventati una sonorizzazione… in questi giorni ci troviamo a sgobbare un po’ più del solito, ecco tutto.
Esporremo l’intero fumetto: tavole di vari formati e un video, per non tediare troppo gli occasionali visitatori (quelli abituati alla tivvù e poco ai fumetti, almeno).
Ti infili un paio di cuffie e hai pure la vocina che ti legge le vignette… compresi i gessetti sulla lavagna, le porte, gli scricchiolii e tutto il resto.
Uno di quei “contatti successivi” di cui parlavo è con la 001 Edizioni di Torino, che è interessata a Gottinga. Ma mi sa che ci penserò un po’ più in là, finita la grossa scorpacciata di suoni e colori della mostra.
Gottinga entra nel dettaglio di alcune idee fondamentali per la matematica e la filosofia del Novecento. Però non è un manuale, né solo un fumetto didattico in senso stretto, per quanto esponga in maniera chiara questi argomenti.
Sottilmente, propone una vicenda, una storia che si intreccia alla Storia. Nelle tue intenzioni fa parte di un progetto più ampio: cosa puoi anticiparci?
Be’, Gottinga si chiama così perché quando mi proposero la mostra di Roma dovevo darle un titolo. Nella mia testa bacata doveva essere il primo capitolo, l’antefatto di una vicenda un po’ più densa che si svolge ai giorni nostri. Parla di una ragazzina, Rebecca, che in un periodo complicato della sua adolescenza si confida col nonno Alkuin, lo studente che in Gottinga incontra il professor Fiz nell’aula deserta.
In realtà, la storia è piuttosto piatta e sicuramente non avventurosa in senso canonico; anzi, piuttosto sentimentale. È una vicenda incentrata sulla relazione (tra le persone e tra le conoscenze, credo) che diventa il pretesto per ripercorrere la grande svolta legata all’indeterminazione, chiamando in causa personaggioni come Jung, Bateson, Heisenberg, Schrödinger…
Una storia di intuizioni paradossali: suppongo che il suo titolo possa essere Anima… ma mi sa che se continuo così il secondo capitolo esce tra dieci anni!
Comunque sia, l’idea germinale fu quella; alcuni capitoli sono sceneggiati, altri scarabocchiati. L’ultimo per ora esiste solo nella mia testa (bacata).

Osenda alle prese con gli amati pennelli nel deserto del Marocco in questa immagine che non ama molto in quanto "troppo romantica". Foto Cinzia Pavan
Ti diletti di acquerello, appena possibile suoni il basso e hai un day job come informatico che impegna buona parte del tuo tempo. Non credo che la tua giornata abbia più di 25-26 ore (sforzandomi, io raramente arrivo a 27 ma non suono il basso). Quando fai tutto ciò? E soprattutto, cosa dice la tua fidanzata?
In questo periodo mi va bene, perché l’attuale compagine governativa sta cercando di smantellare tutto lo smantellabile e la mia fidanzata – che saluto come si fa alla tivvù: “Ciau Cinci!” – è tutta presa in attività sindacali e affini (è maestra e psicomotricista e quindi la Gelmini l’ha toccata nel vivo!). Insomma, siamo presissimi entrambi… Appena si placano un po’ (la Gelmini e la Cinci), chiaramente se la prenderà con me, col mio basso e i fogli e le matite… lo so già.
Scusa ma questa proprio te la devo fare. All’Università hai studiato Fisica per un anno: hai dato esami di matematica?
“Studiato” è veramente troppo! Ho frequentato il primo semestre (Analisi 1 e Chimica) ma mi sono preso paura quasi subito, vuoi per l’ambiente vuoi per gli scarabocchi indefiniti che comparivano sulla lavagna. Ero pure miope (lo sono ancora, non è che miglioro) e certe volte il grado di indefinitezza delle lezioni mi lasciava veramente interdetto.. Ho fatto in modo di cominciare a lavorare prima che venisse appeso in qualche bacheca il foglietto su cui iscriversi alla prima sessione di esami (ora che mi ci fai pensare: sarà per questo astruso guazzabuglio di sensazioni universitarie che mi sono messo a disegnare Gottinga? Le lavagne, i gessi, il silenzio dell’aula…).
La storia e i disegni di Davide Osenda per Gottinga sono pubblicati con licenza Creative Commons per poterne consentire la diffusione e la condivisione da parte dei lettori a fini non commerciali e riportandone l’origine.
Rudi e gentili: ancora “Gottinga”
martedì, 16 settembre 2008 - 00:38È bastato che il prestigioso blog dei Rudi Matematici parlasse gentilmente di Davide Osenda e della sua storia Gottinga perché la voce si spargesse di blog matematico in blog matematico in blog matematico. E siccome sta cominciando a circolare addirittura l’intera storia, eccola qua anche per chi capitasse da queste parti.
Naturalmente sotto licenza Creative Commons, per poterne consentire la diffusione e la condivisione da parte dei lettori a fini non commerciali e riportandone l’origine.
Cantor, Hilbert e Osenda: “Gottinga”
venerdì, 28 marzo 2008 - 11:05Sempre su Gottinga – scaricate Gottinga
Non abbiate fretta, perché c’è da leggere un po’.
Cominciamo dal titolo.
Georg Cantor è il grande matematico padre della moderna Teoria degli insiemi – la stessa che dovreste avere studiato a scuola – e soprattutto della teoria dei numerali transfiniti. I suoi risultati in questi settori furono rivoluzionari, del tutto antiintuitivi e Cantor stesso stentava ad accettarli: “Lo vedo, ma non ci credo.” fu il suo commento di fronte all’inevitabile esistenza di una gerarchia di infiniti, la “scala ascendente degli Aleph” che da allora è legata al suo nome.
Prima e dopo di lui molti altri hanno studiato questi argomenti ma è Cantor “il matematico dell’infinito“. (more…)