Per un misto di rispetto e inadeguatezza parlerò raramente di musica, che per fortuna è una delle cose di cui è meno necessario parlare. Ma dopo la lunga serata elettorale di oggi (e i relativi risultati) la prima eccezione a questa regola mi è proprio scappata.
Inutile scomodare profonde riflessioni (che sottoscrivo d’ufficio) sulla genialità della rielaborazione di un immaginario giovanile che eccetera eccetera eccetera. O le affettuose citazioni fumettistiche che ribadiscono una cosa nota e importante: la pienezza con cui il fumetto sa essere Cultura Popolare.
È ironico, spassoso, commovente. Fa fremere d’indignazione, ispira solidarietà e senso dell’epos (da brivido il rallenti nelle scene con la betoniera). Non saprei di chi altri dire queste cose tutte insieme.
È musicalmente brillante (geniale l’ispirazione morriconiana dell’arrangiamento) e professionalmente “de ferro” (la produzione è impeccabile).
Infine, legge Rat-Man. E Leo Ortolani (l’autore di Rat-Man) sugli eroi una cosina o due da dire ce l’ha.
martedì, 15 aprile 2008 - 09:40 alle 09:40 |
Sono d’accordo e questo pezzo è proprio puntuale.
martedì, 15 aprile 2008 - 13:24 alle 13:24 |
Pur non apprezzando particolarmente il genere, mi gusta molto lo stile, il citazionismo (evocativo e non sterile) e l’ottima capacità di rendere significativi testi apparentemente leggeri.
mercoledì, 16 aprile 2008 - 08:53 alle 08:53 |
Ah-ah, io mi sono rivoltata dal ridere. Che, in effetti, ci sarebbe da piangere, ma sai com’è. Sono un’eroina anch’io. :)
mercoledì, 16 aprile 2008 - 13:19 alle 13:19 |
…eh, lo so bene… (che sei un’eroina). Grazie per i tuoi tre minuti o giù di lì di vita.
mercoledì, 16 aprile 2008 - 21:15 alle 21:15 |
Ma quali tre minuti, l’ho già visto 8 volte…
giovedì, 17 aprile 2008 - 11:19 alle 11:19 |
Commovente.
I dischi precedenti mi erano piaciuti molto. Questo nuovo è una grande conferma.
Ti è capitato di sentire l’ultimo di Tricarico?
Un abbraccio!
-Stefano
giovedì, 17 aprile 2008 - 12:06 alle 12:06 |
Stefano, non mi tengo aggiornatissimo e in particolare non seguo molto la musica italiana. Ho solo una vaga idea di chi sia Tricarico e credo di avere ascoltato qualche sua canzone.
Mentre – annuncio urbis et orbis – chiunque legga queste righe dovrebbe visitare il sito e il blog di Stefano Raffele (trovate il link qua sopra, nell’intestazione del suo post), uno dei migliori disegnatori italiani all’estero residenti in Italia. Se la cosa non vi è chiara, fategli un intervista per Scuola di Fumetto.
giovedì, 17 aprile 2008 - 13:03 alle 13:03 |
fantastico – geniali i costumi fra l’altro. grazie per la dose di cultura italiana contemporanea (ABBASSO DANTE!) che mi sarei perso.
giovedì, 17 aprile 2008 - 14:05 alle 14:05 |
Grazie per la pubblicità, Andrea ;-)
E…
Ah…
Uh…
*taptaptaptap*
Torna arrossendo al tavolo da disegno
giovedì, 17 aprile 2008 - 19:31 alle 19:31 |
Cari lettori (2? 3?) di questo blog, gli ultimi due post mi hanno fatto ingrassare di diversi chili (meglio che smetta, quindi), arrivando come arrivano dai due migliori “Stefano” del fumetto “italiano“: le prime virgolette sono per chiarezza, le seconde perché sono italiani ma il loro percorso professionale poco o niente (per motivi molto diversi).
Ma non è una polemica sulla fuga dei pennelli, che al massimo riguarda altri (smetto qui perché la tentazione di divagare è forte).
Grazie a Stefano e a Stefano della loro presenza. Sto lavorando a delle cose che spero possano interessarli. Prossimamente qui.
domenica, 20 aprile 2008 - 13:40 alle 13:40 |
Ciao Andrea, ti leggo (e ti guardo) ora dopo aver psicosomatizzato le politiche… è proprio ottimo quel pezzo lì (video annesso, forse meglio il video del pezzo musicale…)… sottoscrivo la Grezza in pieno (che ha scritto qualche riga sopra)…
Ti ri-scrivo dalla provincia domani, da tranquillo. Buona uggiosa domenica.
ehm…mi son fato l’ebreo di Eisner! senza parole… non è che, intanto, riesci a calmierare i prezzi delle raccolte di Spirit?… ;o)
ciau Andrea
mercoledì, 23 aprile 2008 - 14:21 alle 14:21 |
Ciao Andrea…
di Caparezza e del suo nuovo (e splendido) singolo ne parlavo diversi giorni fa anche sul mio blog… ma guarda che – nonostante ci sia cascato anch’io (e proprio su Morricone) – la base del pezzo NON CAMPIONA NIENTE!!!
E’ tutta farina del suo sacco: testi e musica.
Si, è originale, è composta da lui.
Qualcosa che – stupendomi ulteriormente – rende questo brano ancora più straordinario.
mercoledì, 23 aprile 2008 - 14:30 alle 14:30 |
Stefano, preziosa la tua precisazione: è proprio così, sono andato a orecchio e giustamente ho pestato una bovazza (scusa per il gallicismo).
Ora vado a riscrivere la storia e cambio il post.
E, sì, ancora più stupefacenti a questo punto l’idea musicale e l’arrangiamento, sicuramente morriconiani nello spirito (sono andato sul tuo blog e ho visto la segnalazione che avevi fatto a singolo fresco fresco… ed è davvero imbarazzante, per me. Qualcuno ha detto che le coincidenze non esistono, ma ha pestato qualcosa anche lui).
Grazie di nuovo.
martedì, 29 aprile 2008 - 12:49 alle 12:49 |
A un occhio attento come quello ceruleo del Plazzi non poteva scappare questa chicca di Caparezza. ne avrei parlato al prossimo Celso, adesso so che l’argomento è quanto meno condiviso.