Presentazioni di “Fagin l’ebreo”

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DICEMBRE

25.11.2008 – L’APPUNTAMENTO DI LA SPEZIA È ANNULLATO IN SEGUITO AL MALTEMPO DEI GIORNI SCORSI.
FACCIO TUTTI I MIEI AUGURI AI RAGAZZI DELLA LIBRERIA “EROI DI CARTA” A CUI AUGURO DI RIPRENDERSI RAPIDAMENTE DAI DANNI SUBITI.
COMUNICHEREMO TEMPESTIVAMENTE QUANDO SARÀ POSSIBILE RIPROGRAMMARE L’INCONTRO.

LA SPEZIA – Venerdì 5, h. 21.00 Libreria Eroi di carta, via Alessandro Manzoni 39. Conduce l’incontro Andrea Campanella di Cut-Up (info: 0187 751253 / info@fumetteriaeroidicarta.com).

AGOSTO

PESARO – Venerdì 29, h. 21.00 Cortile dei Musei Civici di Pesaro, Piazza Toschi Mosca 29. Nell’ambito del ciclo di incontri A lezione di fumetti parlerò di Leggere Will Eisner: alcune questioni grafico-narrative da “The Spirit” a “Fagin l’ebreo”. La partecipazione è gratuita previo iscrizione e i posti disponibili sono 35. Per iscriversi è sufficiente comunicare il proprio nome alla Libreria di Frusaglia (via Mazzolari 16, 61100 Pesaro; tel. 0721 30482, e-mail: tutta@frusaglialibri.191.it). Gli incontri sono a cura di Alessandro Baronciani, e trovate qui il programma completo.

MAGGIO

BOLOGNA – Giovedì 15, h. 19.00 Biblioteca “Renzo Renzi”, Cineteca di Bologna, Via Azzo Gardino 65/b, adiacenze P.ta Lame (info: 051 2195316-2194843 / Enrico.Righi@comune.bologna.it).

FIRENZE – Venerdì 16, h. 18.30 Edison Bookstore, Piazza della Repubblica 27/r (info: 055 213110 / info@libreriaedison.it).

AREZZO – Venerdì 16, h. 21.30 Edison Bookstore, Piazza Risorgimento 31 (angolo via Verdi). Presenta l’incontro Jonny Baldini (info: 0575 299352 / edison.newsletter@gmail.com).

ALESSANDRIA – Giovedì 29, h. 21.00 Libreria Mondadori Alessandria, via Trotti 58 (ang. via Bergamo). Presentazione nell’ambito di “Nero di nebbia – La letteratura noir e Alessandria”. L’incontro, preceduto alle ore 20.00 da un buffet al pubblico, sarà presentato da Danilo Arona (info: 0131 261423 / mondadorialessandria@virgilio.it).

APRILE

BOLOGNA – Giovedì 10, h. 19.00 TPO – Teatro Polivalente Occupato, via Casarini 17/5. Presentazione e Aperitivo Ermetico a cura di Il Garage Ermetico, trasmissione in onda su Radio Kairos di Bologna e Radio Sherwood di Padova (info: 339 8714129 / garagermetico@gmail.com).

BOLOGNA – Lunedì 28, h. 18.00 Libreria Feltrinelli, Piazza di Porta Ravegnana. Presentazione nell’ambito di Lunedì Fumetto, ciclo d’incontri a cura di La Piccola Industria dei Contenuti. Presenta l’incontro Claudio Nader (info: 051 266891-261392; 339 2663469; 338 4984066 / piccolaindustri@deicontenuti.com). Ne parlo mercoledì 23 aprile, alle ore 18.10 c.ca a Città del Capo – Radio Metropolitana, che potete ascoltare sui 94,700-96,250 Mhz nell’area di Bologna-Ferrara, oppure qui in streaming audio.

MARZO

PADOVA – Venerdì 28, h. 21.00 Libreria Kaosmosi, Riviera San Benedetto 108 (info: 049 8561196 / info@kaosmosi.com).

Fagin a BRUTTI CARATTERIVERONA – Sabato 29, h. 19.30 Nell’ambito di Brutti Caratteri, festival di editoria e culture indipendenti, aperitivo-presentazione presso il Circolo Arci “Malacarne Social Club”, Via San Vitale 14/a (zona Università). La cosa è a cura degli amici dell’ex CSO La Chimica. Qui trovate tutti i dettagli e il programma completo (info: bibdomaschi@libero.it).

FEBBRAIO

PARMA – Venerdì 29, h. 17.00 Istituto Storico della Resistenza, Vicolo Asse 5, nell’ambito della VII edizione di MINIMONDI, festival di letteratura e illustrazione per ragazzi. Introduce l’incontro Leo Ortolani (info: 0521 287190 / isrparma@biblcom.unipr.it).

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26 Risposte to “Presentazioni di “Fagin l’ebreo””

  1. Gianfranco Goria Says:

    Ciao! Sei in linea su afNews. :-)
    gg

  2. massimo Says:

    Ciao Andrea,
    generalmente non intervengo sui blog ma l’apertura di questo è un evento che merita un entusiastico in bocca al lupo!

    Bye.

    Il Semerano

  3. leo Says:

    Ehi!
    Dov’è la pagina con sopra il gossip, tipo “fumetti preferiti, musica preferita, cibo preferito”?E l’oroscopo?E le notizie su Britnispiirs?Eh? Dove sono?
    Come faccio, io? Almeno scrivere il film preferito di Fagin!
    ciaoo
    leo

  4. manlio Says:

    ciao Andrea e benvenuto nella comunità telematica!
    ti linko subito al mio blog.
    ciao!

    manlio

  5. Curioso Says:

    Ehilà, che bella sorpresa.
    Ti linko immantinente!
    Oppure posso scrivere semplicemente “Andrea”?

    Però ha ragione Leo, si vede che non sei pratico.
    Non ci sono insulti verso colleghi, nemmeno una recriminazione.
    Il livore è al minimo storico.
    Non si fa, no no.

    Davide

  6. Andrea Plazzi Says:

    Cari patatini, una risposta collettiva a chi ha gettato ai maiali una parte della sua vita per scrivermi: grazie a tutti.
    Se avrete la costanza – e nient’altro da fare – di seguire questo spazio, potreste anche trovarci cose che non vi aspettavate, se riesco a lavorarci bene. Per gossip, recriminazioni e soprattutto insulti, stiamo lavorando per voi. Credo di poter dire che sarà lento, ma inesorabile.
    Massimo, non sai che piacere mi hai fatto.
    Leo, non ho niente da dirti: sai già tutto e mi ripeterei.
    Davide, solo i migliori compaiono quando meno ce lo si aspetta.
    Manlio, grazie.

  7. mdb Says:

    Razzarola, speravo di poter rampognare per non essere stato avvertito, ed invece mi son trovato un messaggio a tradimento nella posta arretrata…

    Mi pagherai anche questa

    http://theviciouscabaret.forumcommunity.net/?t=13266190

    Un abbraccio e a presto

    mattia

  8. mr.gate Says:

    E bravo il nostro Plazzi!
    Felice di vederti on line e felice di esserci.
    A presto.

    Mr.Gate.

  9. Andrea Plazzi Says:

    Mattia, anche tu pagherai tutto.
    E caro.
    E ti piacerà.
    E non confondere una promessa con una minaccia.

    Mr. Gate, io qua ci metto il nome e la faccia, e lei?
    Mi stia bene… (faccine a piacimento, rigorosamente ASCII 0-128 compliant)

  10. Luca Boschi Says:

    Benvenuto, Andrea!
    Quanto prima cito qualcosa che ti riguarda nel mio (di blogs).
    Mica facile tenere il ritmo…

    A presto, buon lavoro e in bocca al lupo. Ottima l’uscita di Eisner!
    Bei tempi, sigh!

    Luca

  11. il berta Says:

    ci voleva il segno del mio passaggio su questo blog.

    (aspettando il prossimo numero di ratman…)

  12. Susanna Raule Says:

    Bha, io ho subito fatto casino e ho commentato nel post sottostante. Iniziamo bene :)

  13. emiliano Says:

    e io?
    che, non ti lascio manco un commentino!?!?
    grande andrea, un blog così ci voleva proprio.
    un abbraccio e ci vediamo presto
    emiliano

  14. Raffaella Says:

    Ciao Andrea!
    Ben trovato!
    Devo dire che hai avuto una bella idea, interessante.

    Raffaella

  15. Morgan D. Benny Says:

    ciao Andrea…. auguroni per il tuo nuovo blog…. aspetto con ansia la pagina gossip……….. mi raccomando non deluderci….. al prossimo commento!!!!

  16. nikita Says:

    Ciao Sem, c’e’ qualche speranza di vedere una presentazione alla prossima “fiera internazionale del libro torino”? In fondo il paese ospite e’ israele…E giusto per non pestarti i piedi anticipando i prossimi argomenti: “Will Eisner: Portrait of a sequential artist” che verra’ proiettato in occasione della prossima “bilbolbul” e’ stato doppiato? sottotitolato? O ancora una volta ti esibirai nel sublime doppiaggio “live”?

  17. Andrea Plazzi Says:

    Per la Fiera di Torino non c’è nulla in programma ma sarebbe sicuramente un’ottima cosa. Potete provare a chiedere all’ufficio stampa della Fandango: manifestazioni di interesse dall’esterno possono solo giovare.
    Dalla Cineteca di Bologna mi confermano che la proiezione di venerdì 7 marzo della biografia di Will Eisner sarà sottotitolata. Per tutti i dettagli, fate riferimento alla pagina del programma del Festival

  18. nikita Says:

    grazie per la risposta, proveremo a sollecitare la fandango

    E, giusto per tranquillizzarti, hai notato quante aspettative alimenta la nascita del tuo blog?
    Gia’ inoltrato la richiesta per giornate con piu’ di 24 ore?

  19. Bruno Olivieri Says:

    Ciao Andrea, come va? Non potevo esimermi dal farti un saluto e approfitto dell’apertura di questo blog, per fartelo!
    :-D

  20. Davide O Says:

    ciao ciao
    di nuovo in boccas al lupo per questa ennesima avventura

    ps ci chiedevamo il tuo parere sulla definizione di graphic novel dopo aver letto questo
    http://marcolupoi.nova100.ilsole24ore.com/2008/02/graphic-novel-u.html

    tu che ne dici?

    davide

  21. Andrea Plazzi Says:

    Quel termine – che cercherò di non usare – è entrato nell’uso corrente filtrando nella stampa generalista attraverso lanci d’agenzia, che di solito quasi non vengono tradotti e spesso sono usati col taglia-incolla (di questo ho esperienza diretta e personale, senza valore di statistica, chiaramente; e con tutta la stima del caso per la professionalità di tanti giornalisti). Alla ricerca di una parola d’ordine (e gli anglicismi inutili si prestano bene), nessuno sembra essersi preoccupato di fare una semplice ricerca, al contrario di quanto noi traduttori siamo tenuti a fare sempre. Questa ricerca avrebbe prodotto un risultato sorprendente: in Italia esiste un termine che è l’esatta traduzione di quello lì, un termine chiaro e preciso, al contrario – per esempio – dell’orribile e incomprensibile “romanzo grafico”, che ogni tanto fa capolino senza neppure il pudore delle virgolette.
    Questo termine è “romanzo a fumetti” (e le virgolette ce le metto per pura convenzione ortografica). Qui probabilmente sarebbero iniziati i problemi (o forse qualcuno le ricerche le ha fatte e i problemi sono effettivamente iniziati), perché nell’industria culturale italiana, o almeno nella comunicazione relativa a iniziative e libri con ambizioni letterarie, il termine “fumetto” pone ancora dei problemi. Non solo per pregiudizi culturali un po’ datati e forse in via di esaurimento, ma che qua e là resistono, influenzando anche studi con i crismi formali dell’accademia (il caso di qualche anno fa intorno a un certo volume della UTET nasceva in primo luogo da una scarsa considerazione per il fumetto da parte dello stesso autore dell’opera – un noto studioso di filosofia teoretica – che non aveva neppure preso in considerazione la possibilità di applicare al suo nuovo lavoro gli stessi criteri di scientificità e pubblicabilità del suo ambito di studi).
    Pone ancora dei problemi, secondo me, soprattutto perché non sono ancora superati i motivi storici per i quali il termine “fumetto” evoca in primo luogo letture leggere e svagate, preferibilmente per bambini (identificare e analizzare questi motivi va ovviamente molto al di là della portata di questo post già troppo lungo).
    E forse anche l’eufonia gioca un ruolo, e l’orecchio vuole la sua parte. Provate a dirlo a voce alta, virgolette comprese: “fumetto”. Curioso, questo falso vezzeggiativo, non vi pare? E anche un po’ fru-fru. Non può indicare niente di veramente importante.
    Vi sembro esagerato? Dubbi residui? Sacrosanto, li avevo anch’io. Poi ho letto questo (penultima risposta) e me li sono tolti. L’imbarazzo nell’utilizzare la parola “fumetti” è evidente, e il tentativo di prenderne le distanze arriva al grottesco: si afferma che, scrivendo e disegnando le opere designate col termine in questione, gli autori (di fumetti? Chissà…) cercherebbero di appropriarsi “di strumenti e tematiche proprie del romanzo”.
    Incredibile.
    E parliamo di un editore oggettivamente interessato, che ha varato da poco una collana e che sta pubblicando titoli e autori unanimemente considerati interessanti (tra cui un mio piccolo cult personale, come l’amico Nick Bertozzi, verso cui sono assolutamente parziale e di cui parlo e straparlo qui).

    Leggo quello che ho scritto ed è certamente un po’ tranchant. Preferirei sbagliarmi, ovvio, e che si trattasse di un semplice caso di “fad” (e chi sono io per non usare un anglicismo inutile?): una moda frivola ed effimera dopo la quale il termine potrebbe consolidarsi o – più probabilmente – finire nel dimenticatoio.
    Speriamo che non si porti dietro i libri per cui oggi viene usato. Molti sono belli e importanti e credo che varranno il prezzo da pagare: i tanti bluff che ancora ci aspettano e con cui gli editori cavalcano la moda.
    Scusate, il fad.
    È successo negli USA, e chi siamo noi per risparmiarcelo?

    p.s.: un’altra risposta, più concisa, alla richiesta di Davide è questa: quel termine è una parola-ombrello che viene usata secondo necessità.

  22. Ultimus! Says:

    Non posso vantarmi di essere partecipe del mondo comicdom che conta, ma neanche di quello che non conta (ma neanche di quello che ha problemi di alfabetismo), ma tuttosommato il mio cuore continua a satellitare là attorno, e Plazzi (nonchè Eisner! Sono fari verso cui silentemente rivolgo il mio sguardo ;)). Buon lavoro in questa avventura telematica!

    PS
    Peccato che il mondo fumettistico bello, con le sue manifestazioni e rassegne vere, si fermi all’Emilia-Romagna, con un po’ di Toscana e un po’ di Lombardia :(

    PPS
    Io chiamo Eisner, con un teutonismo ;) Aisner. Sbaglio?

  23. Andrea Plazzi Says:

    Ultimus, ci conosciamo? Perché qualcuno potrebbe pensare che tutte queste belle cose me le scriva da solo.
    Quanto al “mondo fumettistico bello”, che dire? Le manifestazioni maggiori sono sicuramente concentrate al Centro-Nord ma negli ultimi anni spostarsi è diventato più facile e – paradossalmente – meno costoso per chi viene da lontano. E non si sono mai visti tanti sardi, siciliani, calabresi, campani e pugliesi a Lucca o a Mantova o a Bologna (in questi giorni del festival) come negli ultimi anni.
    E, sì, “Aisner”.

  24. nikita Says:

    Finalmente ho letto “fagin l’ebreo” (l’occasione è stata la scelta di un regalo di compleanno…ho scelto di esser “generosa” con coscienza).
    Sarò pure banale e scontata ma Eisner, è un gran narratore.
    Ci sono stati particolari problemi d’adattamento per la versione italiana?

  25. Andrea Plazzi Says:

    Niente di particolare, tecnicamente, cioè dal punto di vista della difficoltà linguistica. Ma Eisner è molto diretto, i suoi dialoghi sono brillanti ed efficaci e per conservarne l’immediatezza in italiano occorre un po’ d’attenzione. In alcuni punti, per la natura del libro, il tono secondo me si fa più letterario e va reso adeguatamente. Per esempio, il dialogo finale con Dickens ricorda esplicitamente il monologo di Shylock nel “Mercante di Venezia” e, comunque, è di spirito Shakespeariano.

  26. nikita Says:

    In realtà ho sbagliato pagina (c’e’ quella specifica..) e grazie per la risposta

    Quello che mi ha stupito di “fagin” e’ la “scorrevolezza ” della storia cioè al di la delle questioni sollevate (stereotipi, responsabilità degli autori e via dicendo ) e alle prese di posizioni sulle medesime e’ anche una piacevole lettura, non solo per gli occhi. Avevo una idea preconcetta diversa motivata dai commenti letti.
    Mi rendo conto che in cambio di cosi’ poco non e’ moralmente accettabile pretendere risposte troppo articolate, ma, essendo una autentica serpe (per giunta colpevole), mi vien da chiederti che tipo di scelte hai effettuato per il ciclo delle tue presentazioni…cioe’ come hai -appunto- presentato “fagin” al pubblico.
    E… che ne dici di tracciare un bilancio dopo questo primo tour di incontri?
    Impressioni, curiosità, aneddoti, imprevisti…meteo&cucina locale…
    Facile e veloce ;)

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